8 luglio 2010

Ligabue

L'11 Maggio 1990, esce "Ligabue" in cd, musicassetta e vinile; questa è la data dell'inizio della notorietà del, probabilmente, più importante rocker italiano in circolazione.
"Ligabue" non è solo un disco, è un mondo. E si presenta come tale già dalla copertina, in cui trovano posto non solo i testi delle canzoni, ma anche tutte le citazioni e i personaggi che Luciano sente rappresentativi di sé in quel periodo, da Bob Dylan alla nonna Ermelina, da Charles Bukowski ad Alvaro Vitali. Una sorta di elaborato biglietto da visita.
All'interno le 11 tracce raccontano quel mondo. La fine degli anni '80, le storie della provincia e la ricerca di un proprio spazio. Canzoni cariche di energia che non faticano a trovare una corrispondenza nelle esigenze e nel vissuto di quello che diventerà il pubblico di Luciano.

Balliamo sul mondo

Primo singolo e prima traccia del primo album.
"Balliamo sul mondo" è già di per sé una canzone decisiva. Si apre con un riff di chitarra che non lascia scampo e sulla forza di quegli accordi si costruisce tutta l'energia del brano.
Nata con il titolo di "Eroi di latta", le parole di "Balliamo" cambiano in corso d'opera. La musica rimane quella suonata ai tempi degli Orazero, ma il testo, inizialmente polemico nei confronti di chi più che fare musica pensa a fare marketing, diventa un'altra cosa anche grazie all'intervento del produttore Angelo Carrara.
Luciano:
"Balliamo sul mondo ha molto a che fare con la mia natura. Io in genere sono predisposto a romanticizzare le situazioni per viverle al loro meglio. Da questo punto di vista è una canzone azzeccatissima"

Non è tempo per noi

Unico brano non arrangiato da Luciano e i ClanDestino. Le sonorità vagamente ispirate ad "Harvest" di Neil Young andranno un po' strette a un batterista come Gigi Cavalli Cocchi. Luciano, ai tempi poco convinto della riuscita, apprezzerà sempre di più nel tempo quell'arrangiamento. Lo stile da rock ballad renderà meglio nei concerti dal vivo. Dal punto di vista del testo "Non è tempo per noi" esprime al meglio la consapevolezza di non poter appartenere a dei cliché sociali, ma di voler assumersi tutta la responsabilità di vivere la vita a proprio modo. 
Piccola stella senza cielo

Con questa ballad Luciano prova a raccontare un aspetto dell'universo femminile. "Piccola stella" è un'amica di Luciano che paga lo scotto di vivere la vita e l'amore con troppa ingenuità.
La canzone centra perfettamente un sentimento comune a molte ragazze "che vorrebbero permettersi il lusso di essere anche ingenue e di poter credere nella potenza di un sentimento senza doversi preoccupare della vulnerabilità che questo comporta."
Nata probabilmente con intenzioni naif e di intima riflessione raggiunge e conquista un pubblico molto più ampio.
Certe notti

La svolta nella carriera di Luciano Ligabue arriva nel 1995, con la pubblicazione di Buon compleanno Elvis, il disco che renderà popolare il rocker emiliano nel panorama musicale italiano. Quasi tutti i pezzi di questo album, che presenta delle sonorità molto vicine ad un rock'n'roll di stampo americano, diventeranno, infatti, classici del suo repertorio e sfonderanno tra il pubblico giovanile, a partire da Vivo, morto o X e Hai un momento, Dio?, passando per Leggero fino ad arrivare a Certe notti, brano votato dai lettori della rivista musicale Tutto come la "miglior canzone italiana degli anni novanta", vincitore inoltre della Targa Tenco come miglior canzone dell'anno. Il disco, considerato dai più come il vertice compositivo dell'artista, venderà oltre 1.200.000 copie, ricevendo il Disco di platino europeo IFPI e vincendo tre premi all'allora "Premio Italiano della musica PIM". (fonte wikipedia)
Bambolina e barracuda

Bambolina e barracuda è' una canzone "raccontata" fatta di inquadrature e dialoghi simili a quelli di una sceneggiatura cinematografica, prima volta di un'idea musicale che Luciano userà ancora nel corso della sua carriera.
La voce di Luciano entra nel brano come narratore di una scena semplice, un uomo e una donna in una "camera con poca luce", ma è qui che la storia prende una piega inaspettata...
"E' la vendetta che la donna ha rispetto al playboy della domenica" dice Luciano, il gioco delle parti si inverte e la donna da presunta vittima diventa carnefice.

Vivo morto o X




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